sposarsi in zona rossa

18.11.2020

quando la tua regione diventa zona rossa, 48 ore prima del grande giorno.

avete letto i promessi sposi? ecco, la storia che vi vado a raccontare non è dissimile, stessa zona geografica, la lombardia centrale, una pandemia globale, mille ostacoli e due giovani innamorati e determinati.

daniela e mauro li ho conosciuti nel 2018, era ottobre o novembre, in una fiera sposi, come spesso capita.   abbiamo chiacchierato, mi hanno raccontato come sarebbe dovuto essere il matrimonio dei loro sogni, li ho ascoltati e raccontato loro il mio lavoro.   così mi hanno scelto -o meglio, ci siamo scelti- per raccontare il loro grande sogno, programmato per il giugno 2020.   
a fare da scenario sarebbe stato nembro, paese della bassa val seriana, poco distante da bergamo.

tre mesi al matrimonio
ma tra le mille cose che puoi pensare, o anche solo immaginare, quando inizi ad organizzare un matrimonio, può esserci tuttalpiù il maltempo, non di certo una pandemia globale, con epicentro peraltro, proprio il paese dove hai scelto di sposarti.      così a marzo, tra i molti matrimoni 2020 rinviati, c'è stato anche questo che vi sto raccontando.        
ma con una differenza.     la maggior parte infatti ha rinviato al 2021, loro invece hanno scelto di continuare a sperare, e giusto per evitare rischi inutili hanno solo spostato da giugno a novembre, nella speranza di una situazione ormai tornata alla normalità.

cosa è successo ormai lo sappiamo, dopo un estate dove molti -troppi- si sono dimenticati del virus, considerandolo forse passato o indebolito, la situazione è tornata a peggiorare e precipitare.    a inizio ottobre ecco che tornano i primi provvedimenti, uno dei quali riguarda anche il settore wedding: limite di 30 invitati ai ricevimenti.

tre settimane al matrimonio
così, a meno di un mese dal matrimonio, ricontatto i ragazzi, convinto che ormai, come lecito, possano decidere di rinviare ad una data della primavera.
'no, abbiam deciso di sposarci lo stesso anche con solo 30 invitati'  
credetemi se vi dico, che in quel momento, quando me l'hanno comunicato, stavo per piangere dalla commozione e felicità, per la forza di questi ragazzi che, pur di sposarsi hanno rinunciato ad una festa programmata con più di 100 ospiti, chiedendo loro di partecipare solo alla cerimonia.

dieci giorni al matrimonio

ma questo 2020 voleva davvero fare di tutto per metterci in difficoltà, così verso la fine di ottobre ecco il nuovo dpcm, che -tra le altre cose- vieta del tutto i ricevimenti dopo le cerimonie, rendendo così impossibile, di fatto, festeggiare.        voi pensate che si siano fatti scoraggiare?    al contrario.
'no, siamo decisi a non mollare! ci sposiamo!'        
come potrei non amare la loro determinazione?

48 ore al matrimonio
secondo la legge di murphy, "se qualcosa può andare storto, lo farà - nel momento peggiore possibile".      e così, il mercoledì che precede le nozze, previste per sabato, esce il nuovo dpcm che dichiara tutta la lombardia come zona rossa e noi ovviamente siamo nel centro geografico della regione ad iniziare proprio dal venerdì.    giovedì incontro per strada una pattuglia dei carabinieri, chiedo delucidazioni in merito: 'posso spostarmi per raggiungerli? e lo sposo, può raggiungere la chiesa, venendo da fuori?'

mesi di preparativi, poi sul più bello, settimane, giorni, ore convulse, scambio di mail e videochiamate con i ragazzi, 'che si fa?'   io posso venire, con l'autocertificazione per lavoro posso spostarmi senza problemi, ma voi? avete i permessi? il prete può celebrare? e sopratutto, siete sicuri di volervi sposare ugualmente?   e la loro risposta più bella. 'si possiamo sposarci e lo facciamo!'

e così eccoci qui, io con l'immensa fortuna di poter raccontare e raccontarvi questo sogno meraviglioso, che va oltre il normale matrimonio, che travalica ogni difficoltà, una storia che probabilmente avrebbe stupito persino alessandro manzoni, con la straordinaria forza di volontà di due ragazzi meravigliosi, capaci di non farsi scoraggiare da una pandemia mondiale e da un don rodrigo con i suoi 'bravi' dpcm.

eravamo in pochissimi? si     avevamo le mascherine? ovvio.   
finita la cerimonia, tutti a casa, ma lo straordinario esempio di forza e determinazione che mi hanno lasciato questi ragazzi mi resterà sempre come esempio luminoso nei momenti di difficoltà e sconforto.
GRAZIE RAGAZZI (e per la prima volta nel mio blog uso le maiuscole, ma vi meritate questo strappo).


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